martedì 3 marzo 2015

ADDIO A TALUS TAYLOR

Il nome, di primo impatto, può non dirvi nulla, ma Talus Taylor, professore di matematica e biologia, insieme alla moglie Annette Tison, architetto e designer, fu il creatore del mitico Barbapapà, ancora adesso una presenza costante nella vita di tanti bambini. È venuto a mancare il 19 febbraio (ma la notizia è stata divulgata, dal quotidiano francese Le Figaro, solo il primo marzo) all'età di 82 anni. Tutto ebbe inizio durante una passeggiata nel Jardin du Luxembourg a Parigi. Un bambino, mentre piangeva, pronunciava qualcosa d'incomprensibile per lui, nato in America (San Francisco nel 1933). La moglie gli spiegò che il piccolo stava chiedendo dello zucchero filato (in francese Barbe a papà, che letteralmente significa la barba del papà). Poco dopo, sulla tovaglia di carta del tavolino di un bistrot, la coppia cominciò a disegnare la prima bozza del personaggio, a cui seguiranno Barbamamma e i sette Barbabebè. La loro caratteristica consiste nel saper modellare la propria sagoma, nell'oggetto o animale che preferiscono, secondo la situazione in cui si trovano. La frase che Barbapapà pronunciava in quell'occasione, divenne un vero e proprio tormentone: "Resta di stucco, è un barbatrucco!". Il fumetto, grazie ai valori di tolleranza, amore e rispetto rappresentati nelle storie, riscosse un successo a livello planetario. Vennero pubblicati dieci volumi tradotti in trenta lingue, nel 1974 fu la volta di una prima serie tv giapponese (in onda su Rai Due dal 1976), ed una seconda nel 1999 (su Rai Uno dal 2002). Entrambe, per i loro contenuti educativi e ancora attuali, sono tuttora trasmesse su Rai YoYo. Per il momento è tutto. Auguro come sempre, buon fumetto a tutti!

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